© per la partitura: Stefano Ghisleri
© per i testi: Leonardo Tonini

L’album SIRIANA di Stefano Ghisleri
è disponibile su tutte le piattaforme musicali.
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La composizione di Siriana ha tenuto impegnato il Maestro Stefano Ghisleri dall’8 maggio 2020 all’ 8 agosto del 2021, un momento, quello della pandemia di SARS-CoV-2, che ha dato a tutti motivo di preoccupazione, tempi sospesi per le chiusure che si sono succedute, senso di sconforto alternato a speranze. Un periodo difficile che ha visto ognuno di noi arrangiarsi per trovare una nuova routine quotidiana insieme al nuovo ingombrante ospite che, per quanto lo si voglia sottovalutare, ha colpito le nostre vite come un cataclisma. Il lavoro su Siriana non è stato certo continuativo, altri impegni e altre incombenze premevano, ma nei periodi di assoluta impossibilità di fare alcunché, rispuntava dal cassetto questa composizione. 
L’insieme tuttavia risulta, come spesso accade nei lavori di Ghisleri, molto omogeneo, e questo perché, nel caso di Siriana, l’idea c’era già tutta prima di incominciare. Da conversazioni con me e dalla lettura dei testi si ricavava un viaggio di un occidentale alla scoperta di un paese ai tempi (prima della guerra) quasi sconosciuto e poi altrettanto sconosciuto, se non per le vicende appunto di guerra.
Avevo visitato la Siria nell’estate precedente ai fatti di Aleppo del marzo 2011, una nazione molto diversa dalla narrazione ‘ufficiale’ che ne facevano gli organi di stampa di tutto il mondo. I testi di siriana risalgono al 2012 e furono in sostanza la mia prima prova poetica. Nel 2014 vennero pubblicati in Megalopoli, per questa casa editrice, insieme a altri percorsi e divennero una sezione di quel libro. Nel 2015 in estate furono letti in pubblico al Seetaler Poesiesommer Festival con accompagnamento musicale di Elena Bittasi all’arpa. 
Durante il primo lockdown, come ho detto, nella primavera del 2020, il Maestro Stefano Ghisleri riprese in mano il testo e propose di farne l’opera che vediamo. Una prima assoluta si ebbe a Baldegg il 12 agosto 2021. L’apprezzamento per l’opera ci incoraggiò a farne una registrazione che si svolse a Brescia nel dicembre dello stesso anno. 
Tenendo ferma l’idea iniziale, di un viaggio di un occidentale in Medio Oriente che si libera giorno dopo giorno di tanti preconcetti, si ha uno slittamento tra i modi della musica occidentale verso le sonorità della musica di tradizione araba e della salmodia coranica (Tajwid). Questo crea un certo contrasto con l’intenzione primitiva dei testi che descrivevano lo sconcerto di fronte alla guerra e la ricerca del che cosa rimane a fronte delle strazianti immagini che passavano in Tv. Questo contrasto è stato risolto da Stefano Ghisleri aprendo e chiudendo la composizione con un Kyrie una musica che precede la divisione moderna tra occidente e oriente e un segno di pace per gli uomini di qualsiasi nazione, una invocazione nel suo significato originale: Signore, pietà. 

 




TRACCE

00 Preludio, Kyrie.
01 Rimarrò tutto il tempo necessario
02 Dà sul paesaggio il marciapiede di Hama
03 Ti bagnasti nell’Eufrate
04 Di tutte le fotografie
05 Rasafa
06 Ad Hama c’erano grandi ruote
07 Non un indizio
08 Da Lucrezio
09 Postludio, Kyrie. 


Registrato nel dicembre 2021; tecnico del suono Nicola Ziliani, voce recitante Daniele Squassina. 
Si ringrazia Alessandro Darsinos per le consulenze sulla musica araba.


I testi di 01, 02, 03, 04, 07e 08 sono presenti in Megalopoli, ed. alla chiara fonte, Lugano 2014. 
I testi di 05 e 06 sono inediti. 
Una traduzione in tedesco di Siriana, a cura di Lino Sibillano, è pubblicata sul numero 212 di Orte, luglio 2021.




TESTO



01


rimarrò tutto il tempo necessario
finché non mi dirai: il lavoro è fatto.

quindi alzai gli occhi e vidi
la presenza occupare l’orizzonte,
davanti e dietro e sopra di me.

non so leggere: rispose Muhammad

vi è un digiuno del corpo e
un digiuno della mente da tutti i pensieri impuri;
nel terzo digiuno ci si astiene
dalle preoccupazioni terrene.




02

dà sul paesaggio il marciapiede
di Hama: prendi in considerazione
le anime del popolo e i topi
nel canale di scolo trasformato in
piscina. Il suq di Aleppo, le tombe
di Qatura e Ahmad
che ti manda il solito sms della buona notte.




03

ti bagnasti nell’Eufrate
per dimostrare qualcosa a te stessa
incurante dei pannolini sporchi
e di me e di Mahmud fermi all’asciutto
non ti toccava l’infinita deriva
delle divagazioni e l’attraversato
deserto di calcite e il librante
rapace che col suo occhio di delirio
ci bramava dall’alto di una duna
di pietre; no, tu nell’Eufrate solo
cercavi rivelazione e schiettezza
impedita come eri dalle vesti
che non ti eri potuta togliere





04

di tutte le fotografie, ogni cosa
ci ricorda qualcosa. il nostro viaggio
ridotto a una tenda: fa ridere
il bambino. hanno cercato di
sabotarci: immagini si sovrappongono a
immagini: nel palinsesto
la stupidità della specie, e sangue
la strage irriga. di tanto non è rimasto
tanto: di altro, ancora meno.




05

forse non so fanno bene
a distruggere tutto
cancellare memoria
di ittiti seleucidi e romani
troppa è la distanza che ci separa
da queste pietre pascoli
di nuvole e capre
i poeti intanto gli illusi 
provano a tradurre
la lingua degli uccelli
ma tu a Rasafa hai capito
che nessuno ti risponde




06

ad Hama c’erano grandi ruote
di legno, traevano dall’Oronte l’acqua
per la città, come nel medioevo 
diceva la guida; i ragazzi salivano
e si facevano portare in alto e da lì
si gettavano in picchiata, sfiorando
le pale e i turbini, anche il mio cuore 
era con loro ed era ogni volta un tuffo. 




07

non un indizio: come 
di notte le vertebre. all’improvviso
la ghiaietta sulla strada,
il termine troppo usato:
vita: come a dire tutto o
niente, o weltanschauung. tra
respiri e ciò che segue. hanno
acceso la luce della tua stanza.

nel crollo non puoi che rimpiangere.





08

le antiche armi dei nostri padri
furono mani unghie e denti
e rami e sassi raccolti da terra
poi, per fortuna, la civiltà.





La partitura è leggibile sul pdf. 



Siriana

poesie di Leonardo Tonini
partitura musicale di Stefano Ghisleri
immagine di 
Giovanna Dall'Acqua



marzo 2022




alla chiara fonte
Lugano/CH



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