Marina Rezzonico
UN ALTRO PASSO
Marina Rezzonico è nata a Basilea il 28novembre 1948. Ha vissuto in Ticino fino a vent’anni. Si è laureata in Pedagogia all’Università di Genova e ha insegnato Lettere nelle scuole medie superiori della provincia di Massa-Carrara. Attualmente in pensione, vive tra Liguria, Toscana e Canton Ticino. Ha esordito nel 2009 con Da fatali appuntamenti, (alla chiara fonte). Con Manni Editori ha pubblicato Quasi un colpo di fulmine al contrario (2015), Avventura di giorno feriale (2018), Vacanza in prestito (2020). Con Fermenti ha pubblicato la raccolta di sonetti Sotto il peso leggiadro dell’andare (2019)
*
S’intralciano strade
attorno all’aiuola desolata
del crocicchio.
Ma perentori i passi
convergono diversi
all’incontro.
Appesa al filo è stata lasciata
la veste leggera.
Come luminaria di fiera
nel cielo di nubi
che vanno senza destinatario.
*
Qualcosa non si è ancora sciolto.
E, per pudore, un’ammissione
non è ancora venuta.
Nel barbaglio sospeso
del lume,
ora che amo la vita ,
tra me e te,
una durezza aleggia
d’amorosa paura.
*
Il tuo alone
è il mio rifugio impervio.
Fiore di cappero nel muro.
*
E così, tu con la cravatta di mio padre,
Io con il vestito e gli orecchini di mia madre
siamo andati al Tropicàl sul lago.
Quasi un revival di mondanità
per l'ultimo dell'anno
che vissuto, in realtà, non avevamo mai.
Un po' sospettosi di quella circostanza,
di quel tavolo: menù, spumante e musica compresi.
Un po' presi. Leggeri di noi.
Un passo di ballo, e un passo ancora,
e ancora un altro.
Lì davanti il poi.
*
Quella strada che piomba sul paese
scavata nei castagni
e nella vita
solo perché tu esistevi.
Che taglia il pugno chiuso del paese,
che si apriva
solo perché tu c’eri.
Vista dall’alto, oggi.
Nell’inavvicinabile scenario delle Apuane
sotto tramontana.
Strada di distanze molteplici
di nodi e di tornanti.
Mai percorsa una volta per tutte.
*
Stiamo affiancati nella strada come
dentro a un solco. Ma sei tu a lasciarti
dietro la mia traccia futura. Quando
in un’alba déjà-vu di una visione
sfuggirai tra le devote promesse
della vita, tra amore e timore
come l’anemone sarà il mio cuore.
*
Eri amica del vento, che gonfia le gonne
e solleva i pensieri. Che va lontano e viene
da chissà dove. Alzavi la testa, gli mostravi la faccia.
Eri alla sua altezza. A boccate lo divoravi.