Grazia Bernasconi-Romano

GRANI DI DESERTO


Grazia Bernasconi-Romano. 1957: nata Romano di padre e Lombardo di madre, a Marianopoli, in Sicilia. 1971: con la famiglia, a Fribourg (CH); studia lettere classiche e francesi; è sposa e madre di quattro figli; insegna nei licei svizzeri; scrive, nelle sue due lingue, generi brevi (Pietre e Bovoloni, ed. del Ginkgo, 2015); fa ricerca (Éléonore Niquille) e critica letteraria su quotidiani e riviste; traduce romanzi e poesie (Yvette Z’Graggen, Jean-François Haas, Pierre Voélin, Gilberto Isella). Tra i suoi immaginari: libri, piante, pietre e tessuti.
Dal 1992, a Lugano.


*



nel silenzio della cenere
rimestavi
immagini passate e desideri
spento sembrava il braciere
la parola inespressa
gravava l’amarezza
agli angoli delle bocche



*


hai raccolto nella conca
fissurata
delle tue mani
lacrime sorelle
sull’impossibile pace



*



sciupio di vita
inaridisce
sensi e intelletto
il grigiore dei volti spegne
gli occhi
perfino il sole si è annebbiato



*



paura del passato
nei sospiri dell’oggi
correggere lo sguardo
raddrizzare le smorfie dolorose
della tristezza



*



centellini i tuoi gesti
e li intrecci
a parole vivaci mentre
trapassi con lo sguardo
i suoi specchi
cercando la tua stessa immagine



*



fruga
nei tuoi occhi assolati
la terra anche sua
desiderio di leggervi
un solco d’aratro



*




pensiero che
avvinghia e
avviluppa
pensieri trascinati
nelle viscere
del mistero trasparente
di ieri
di oggi


Fribourg-Lugano, 1980-2020



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