Adele Desideri

ARMENIA
(dalla raccolta inedita
L’eremo dei pensieri sospesi)


Adele Desideri poeta, saggista e critica letteraria, ha pubblicato i libri di poesia Salomè (Il Filo, 2003); Non tocco gli ippogrifi (Campanotto, 2006); Il pudore dei gelsomini (Raffaelli, 2010), tradotto in spagnolo da Carlos Sánchez (Raffaelli, 2015, e-book); Stelle a Merzò (Moretti&Vitali, 2013 - Rosa dei finalisti Premio Letterario Camaiore 2014), tradotto in inglese da Gray Sutherland (Edizioni Kolibris, 2017, e-book). E il romanzo La Figlia della memoria (Moretti&Vitali 2016, prefazione di Davide Rondoni, nota critica di Franco Loi - segnalato al Premio Letterario Internazionale Viareggio Rèpaci 2017).






 *


GN 22

 


Armeno - fingitore gioioso -
s’immola il genocidio
sul monte Ararat: Isacco,

tra i due chiusi mari.



*



OLD YEREVAN

Dai russi sepolcri
sguscia
Madre Armenia.

Le ingorde lupe,
con l’utero in vetrina
- novelle Marilyn Monroe -
raccontano la grande mela.

E la viandante mendica
- i denti caduti -
un dram di diurna carestia.



*



DONNE D’ARMENIA

Cicaleggiano - le donne
e nei fondi di caffè
preludono alla vita.




*




 

TSITSERNAKABERD
(Al memoriale del genocidio, Yerevan)

L’anfora
del massacro
declina
alla brace sacrificale.

Il cielo si fa terra
e la terra
iniqua falcidia.

Mi genufletto,
orante
per ogni spettro vivo

per ogni volto esangue.



*



MONASTERO DI SANAHIN

La luce sferzante
filtra dal muro
i millenni.

Cristo attraversa,
lo Spirito inebria,
il Padre accoglie.

Nel perdono
mortifico i sensi
e quiete mi inonda
come bonaccia
dopo tempesta.



*



MUSEO DI ANASTAS E ARTYOM MIKOYAN
(Sanahin)


Custode del milite usato
- e poi celebrato,
altero il volto, di pietra.

Maestra del villaggio, arsa dall’età
- la pelle dal sole increspata.
Le tue gambe scarne,
la vestaglia logora - verde
le spalle ricurve.
Ti guardo e non mi stanco.

Ciborio del regno dei MiG
- fiera di guerre e prigionie,
sei vissuta in questa terra confinata.

Tieni memoria del sangue versato
del genio impiegato, di medaglie all’onore
- di guerre fredde e crimini riposti.

Vivi qui, tra i cimeli - i capi della storia.

Parli russo… La memoria
- certa memoria pesa.



*



CANIZIE

Come l’acqua del Hrazdan
scorre bigia la vita.

Cipressi al vento scarmigliati - gli anni.
Ponticelli lignei - le ore dell’attesa.

Radi capelli, amare rughe,
un fiume di tristezza - tra le mani.




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