14.Gabriele Zani
Locali
immagine alla chiara fonte
pag. 20
settembre 2004
ALTRO BAR
Fosse per gli occhi limpidi
e dagli abiti neri attillati
soprattutto quel bianco che trapela
di gioventù
ci sarebbe di che sentirsi satiri.
Ma più che ninfe sembrano megere
quelle del tavolo accanto
sbircianti il tuo origliare
di tra le alte foglie
i verdi gambi di questo bar cittadino.
ADOLESCENTI
Bevevano sospese a un tavolino
minuscoli bicchieri di verde liquore e
una si tormentava l'orlo della gonna
l'altra s'accarezzava le puntute scarpe
dai tacchi alti, lucide di vernice rosso fuoco.
Ammazzavano a loro modo il tempo
giocando a fare le due signore un po' in là
mentre aspettavano nel trambusto crescente
l'anno nuovo che viene e quello vecchio che se ne va.
SENZA TITOLO
Un pomeriggio d'estate
Ahi, Bunos Aires, mi vida...
ma qui siamo a Cesena
ed è da stamattina che piove e ripiove
ma l'aria resta grassa, non si lava
né la caldana si placa nel salone
delle femmine che dopo l'ultimo tango
sfinite s'abbandonano alle sedie.
All'uscita c'è il sole
a un tempo di lombrichi che volano
tra magnolie e ringhiere in becco ai merli.
MILONGHE
Mai che ne vada dritta una. Ballare si balla sì
ma una volta c'è troppa gente un'altra troppo poca
una volta la pista è un fazzoletto o il pavimento
(sui pavimenti potrei scrivere un libro) o le suole
o la dama che ha la gonna stretta. E poi
mai una volta che mettano Piazzolla (difficile
dicono) oppure fa troppo caldo o troppo freddo
o è un caldo-freddo che non si capisce
e c'è un odore d'arrosto o di frittura
e c'è un'acustica che è meglio non parlare.
E sopratutto lei, lei quando
se lo ricorda o no che t'ha promesso un tango?