09. Giovanni Orelli
Quartine per Francesco
pag. 28
aprile 2003
Giovanni Orelli è nato a Bedretto nel 1928. Ha insegnato in vari ordini di scuola, vive a Lugano. Ha pubblicato tre romanzi da Mondadori (il primo è l’Anno della valanga , uno da Einaudi, Il sogno di Walacek , e due da Donzelli, Il treno delle italiane e Gli occhiali di Gionata Lerolieff.
Ha pubblicato diversi racconti “ticinesi” (la raccolta più recente è Da quaresime lontane ), e diverse raccolte di poesia, tra le quali Un eterno imperfetto uscita da Garzanti.
Nel dialetto di Bedretto ha pubblicato le poesie di Sant’Antoni dai padü (Scheiwiller); in italiano due raccolte di sonetti, Quartine per Francesco (Interlinea) e Concertino per rane (Casagrande).
Ha curato un’antologia (storia e testi) delle lettere nella Svizzera italiana e, con Diana Rüesch, il Carteggio Bertoni-Chiesa. Collabora al settimanale “Azione” con una pagina quindicinale di segnalazioni librarie.
Nella primavera del 2012 è stato insignito del Gran premio Schiller.
Con la casa editrice Messaggi Brevi ha pubblicato nel 2000 Farciám da Punt a Punt. Facezie dell’alto Ticino e, nel 2008, Immensee. Tra Chiasso e Basilea.
Del 2014, racconti in I mirtilli del Moleson, Nino Aragno editore, Torino, 2014.
Per alla chiara fonte ha pubblicato una prima silloge delle Quartine per Francesco, 2003; Cata mia da sàvei, 2004 e la raccolta Frantumi, 2014.
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Nel quartiere lo dico a tutti, pesi a tre mesi sei e cinquantotto
un frontaliere fa: fantastico, io me li giuoco al lotto.
Sei e cinquantotto nel giorno del tuo primo trimestre di vita:
“Salve, alégar e viva” come diceva un Clemente archimandrita.
Una pozzanghera è per te un mare immenso
e zan giù con i piedi, due o mille, a sguazzare.
Per me les jeux sont fais, niente più mare.
Questa la differenza tra te e me, immensa.
La vecchiaia è un disastro, dicono alcuni vecchi,
uno di quelli io. Ma hai ragione tu che credi
nella pozzanghera. Rimettici i tuoi piedi,
guardala come un tuo avvenire lieto specchio.